Statistiche Mediazione civile: anche il 2017 conferma il ruolo centrale dell’istituto

Il Ministero della Giustizia ha diffuso il rapporto statistico sulla mediazione civile per l’anno 2017 da cui emergono novità e conferme.

Procedure iscritte in leggera flessione ma i numeri restano importanti.

Dai dati diffusi dal ministero emerge come l’andamento delle mediazioni avviate nel 2017 sia in flessione. Nel 2016 furono avviate 183.977 procedure, contro i 166.989 procedimenti iscritti nel 2017.

Si tratta di uno scostamento del 17% ma resta notevole il numero delle procedure avviate alla luce dello scarso numero di materie in cui la mediazione è obbligatoria.

Il trend, al ribasso, va di pari passo alla costante riduzione del contenzioso civile pendente e dei procedimenti civili iscritti (fonte: Sole24 ore, 24.01.2018).

Le iscrizioni e il tasso di definizione per materia.

Il contenzioso più diffuso in mediazione resta stabilmente quello bancario (18.5%) e dei diritti reali (14,8%), con in coda le successioni ereditarie (4,7%) i contratti finanziari, il comodato e i patti di famiglia.

Le percentuali si invertono se invece prendiamo il tasso di definizione per materia: al vertice abbiamo i patti di famiglia (46%), i diritti reali (38%), divisione (31%) locazione (30%), le successioni ereditarie (28%) ed in coda i contratti bancari e finanziari (6% e 10%).

A riprova che le questioni apparentemente più difficili possono essere risolte con un approccio favorevole alla mediazione da parte degli avvocati e dei clienti-utenti.

Comparizione delle parti e tasso di accordo

Con la sensibilizzazione dell’istituto della mediazione sono aumentate le volte in cui le parti decidono di aderire alla mediazione. Nel 2011 partecipava mediamente il 27% degli aderenti invitati alla mediazione mentre nel 2017 il tasso di adesione è salito al 48,2%. Le materie in cui le parti aderiscono meno sono quelle bancarie e finanziarie mentre si aderisce maggiormente nelle successioni ereditarie, nei diritti reali e nelle divisioni.

Resta sostanzialmente stabile invece il tasso raggiungimento dell’accordo quando le parti decidono di avviare concretamente una mediazione, pari al 43% (nel 2011 era pari al 43,9).

 

L’incremento delle demandate

L’aumento del numero delle mediazioni delegate è il dato che più nettamente emerge dalle statistiche.

Nel 2011 le mediazioni delegate erano 700 (l’1,7% del totale), mentre nel 2017 sono state 20.835 (il 13,4 % del totale).

Tra le delegate, la statistica ci fornisce un distinguo tra due tipologie diverse: quelle demandate dal giudice in materie non obbligatorie, dove l’accordo viene raggiunto nel 22% dei casi, e quelle demandate dal giudice per improcedibilità, in cui l’accordo è raggiunto nel 14% dei casi. E’ evidente come le indicazioni fornite dal giudice possono incrementare il tasso di raggiungimento di un accordo.

La durata della mediazione

In ultimo uno degli elementi che esalta maggiormente l’utilità della mediazione ossia la sua durata.

Mediamente, la mediazione che si conclude positivamente (ossia, con accordo) dura 129 giorni, pari a circa 4 mesi, rispetto ai circa 880 giorni necessari per ottenere una sentenza di primo grado senza contare eventuali appelli e ricorsi in cassazione.

Per visualizzare l’intero report clicca qui

Convegno “Risoluzione” (Bail in) – Liquidazione coatta amministrativa delle banche e tutela del risparmio

Pubblichiamo le relazioni dell’interessante convegno che coinvolge direttamente una buona parte dei clienti delle due importanti banche del territorio: Banca Popolare Vicentina e Veneto Banca.

Ci scusiamo per la qualità del video e per la poca maestria dell’operatore. Abbiamo comunque ritenuto di indubbio interesse e quindi di darne diffusione.

Intervento del Prof. Avv. Alberto Tedoldi

Intervento dell’ Avv. Dario Finardi

Intervento dell’Avv. Carlo Trentini

Intervento del pubblico