Il giudice può ordinare l’esibizione della procura conferita all’avvocato per la mediazione

 Tribunale di Bologna, ordinanza 17.11.2017 – Est. Neri.

Commento a cura dell’avv. Giuseppe Ruotolo. Per valutare il corretto esperimento della mediazione nel caso una parte contesti all’altra il difetto di procura conferita per la mediazione, il giudice, ex art. 210 cpc, può ordinare all’organismo di depositare la procura prodotta agli atti del procedimento conciliativo.

 

La nozione di unico centro di interessi non si applica nel caso della divisione ereditaria

 Tribunale di Padova, sentenza 19.10.2017 – Est. Reale.

Commento a cura dell’avv. Guido Trabucchi. Nel caso di controversia relativa ad una divisione ereditaria, non può applicarsi ai convenuti in mediazione l’indennità come se essi costituissero una sola parte, non rappresentando essi un “unico centro di interessi”.

Ed invero, la controversia che riguarda una divisione ereditaria ciascun erede costituisce una diversa parte con propri interessi, anche se talvolta essi possano coincidere.

Inoltre, sull’assenza dell’avvocato in mediazione, il Tribunale precisa che il legislatore non ha previsto alcuna conseguenza in caso di mancata assistenza legale delle parti, relativamente alla regolarità dell’esperimento del tentativo di conciliazione, posto che, all’art. 12, si legge “Ove tutte le parti aderenti alla mediazione siano assistite da un avvocato”, con ciò prevedendo casi di svolgimento della mediazione senza l’assistenza legale. La “conseguenza” parrebbe, infatti, solo quella di un eventuale raggiunto accordo di mediazione che non costituirebbe titolo esecutivo e che necessiterebbe dell’omologa del Presidente del Tribunale.

Pubblica Amministrazione assente in mediazione e danno erariale.

 Tribunale di Roma, ordinanza 22.6.2015 – Est. Moriconi.

Commento a cura dell’avv. Aldo Corcioni. La pubblica amministrazione che assume una condotta agnostica, immotivatamente anodina e deresponsabilizzata verso la proposta formulata dal giudice ex art. 185 bis cpc o contravvenendo all’ordine del giudice di avviare e, quindi, partecipare alla mediazione, potrebbe esporla a danno erariale.

Conseguenze che, in relazione alle circostanze del caso concreto, sarebbe doveroso segnalare agli organi competenti (Corte dei Conti).

La proposta del mediatore può essere raccomandata dal giudice

 Tribunale di Siracusa, ordinanza 5.7.2015 – Est. Rizzo.

Commento a cura dell’avv. Elisa Fichera. Nell’ordinanza che dispone per l’avvio della mediazione, il giudice evidenzia alle parti la necessità che l’attività di mediazione sia concretamente espletata ed invita il mediatore a formulare una proposta anche in assenza di congiunta richiesta.

Modifiche al D.M. 55/2014: tra i nuovi parametri forensi spunta il compenso per svolgimento della mediazione

Testo dello Schema di modifica del D.M. 55/2014.

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, recependo alcune delle proposte avanzate dal Consiglio Nazionale Forense, ha firmato il decreto ministeriale relativo alla regolamentazione dei parametri per la liquidazione dei compensi degli avvocati.

Lo schema di decreto sui nuovi parametri forensi inviato per il consueto parere al Consiglio di Stato, vede, tra le altre proposte, la tanto attesa introduzione di un compenso per l’attività di assistenza legale svolta nel procedimento di mediazione e di negoziazione assistita.

Dopo la battaglia sull’equo compenso, si tratta di un ulteriore passo in avanti dell’avvocatura e dell’istituto della Mediazione, con il riconoscimento di una pari dignità professionale tra l’assistenza legale prestata nel procedimento conciliativo e quella svolta nel processo.

Nello specifico, i parametri proposti dal Ministero della Giustizia nella nuova Tabella A, variano in base allo scaglione di riferimento (valore della mediazione) e alla fase di avanzamento della mediazione (introduzione, svolgimento, definizione della conciliazione).