L’opposizione allo sfratto è improcedibile se il locatore non avvia la mediazione

 Tribunale di Verona, sentenza 18.01.2016 – Est. Favaro.

Commento a cura dell’Avv.Simone Tagliaferro. Nel giudizio di opposizione allo sfratto, l’onere di avvio della procedura di mediazione grava sulla parte che ha interesse alla prosecuzione del giudizio, ovvero il locatore, salvo l’ipotesi in cui il resistente (conduttore) proponga domanda riconvenzionale.

Nella mediazione delegata è necessario superare il primo incontro

 Tribunale di Roma, ordinanza 19.12.2016 – Est. Moriconi.

Commento a cura dell’Avv. Giuseppe Ruotolo. Nel provvedimento in commento, il giudice evidenzia alle parti come la partecipazione al procedimento di mediazione demandata (ossia, disposta dal giudice a seguito di sua specifica valutazione), è obbligatoria e deve essere effettiva.

Per effettiva s’intende che le parti non si fermino alla sessione informativa e che oltre agli avvocati difensori siano presenti le parti personalmente.

La mancata partecipazione (ovvero l’irrituale partecipazione) senza giustificato motivo, oltre a poter attingere alla stessa procedibilità della domanda, è in ogni caso comportamento valutabile nel merito della causa, nonché ai sensi dell’art. 96 III° comma cpc.

L’avvio della mediazione interrompe i termini per impugnare le delibere

 Tribunale di Milano, sentenza 30.11.2016 – Est. Rota.

Commento a cura dell’Avv. Guido Trabucchi. Il potere di proporre impugnazione avverso la delibera assembleare di condominio va esercitato entro 30 giorni. Il termine viene interrotto per una sola volta con la proposizione della domanda di mediazione, e torna a decorrere per altri trenta giorni da quando viene depositato presso l’organismo il verbale negativo di mediazione .

L’opponente che non avvia la mediazione subisce l’improcedibilità del giudizio

 Tribunale di Verona, sentenza 12.01.2016 – Est. Dal Martello.

Commento a cura dell’Avv. Aldo Corcioni. Come chiarito dalla giurisprudenza di legittimità, in caso di opposizione a decreto ingiuntivo spetta alla parte opponente proporre la procedura di mediazione di cui all’art. 5 d.lvo 28/2010 (Cass. 24629/2015).

La mancata richiesta di rimessione in termini, che va formulata con i requisiti previsti dall’art. 153 comma 2 cpc, causa la improcedibilità del giudizio di opposizione e la conferma dell’ordinanza pronunciata ex art. 186 ter c.p.c..

E’ legittima l’assenza in mediazione se la lite attiene all’interpretazione di un clausola contrattuale

 Tribunale di Verona, sentenza 05.7.2016 – Est. Ghermandi.

Commento a cura dell’Avv. Massimiliano Paolettoni. Non può essere condannata l’Assicurazione assente al tentativo di mediazione, se la mancata adesione viene preannunciata all’Organismo e motivata con la precisazione che la risoluzione della lite attiene ad una interpretazione meramente giuridica della clausola contrattuale.

L’assenza immotivata in mediazione è sanzionata dal giudice

 Tribunale di Verona, sentenza 20.12.2016 – Est. Vaccari.

Commento a cura del Dr. Luca Santi. La convenuta che non partecipa al procedimento di mediazione promosso ante causam dagli attori, senza mai addurre nessuna giustificazione di tale sua assenza, va condanna alla sanzione pecuniaria di cui all’art. 8, comma 4 bis, d. lgs. 28/2010 (pari a 518 euro nel caso in commento).

Mediazione Civile EX D.L. 28/2010 – Statistiche relative al periodo 1° gennaio – 30 settembre 2016

L’istanza di mediazione deve contenere la precisa indicazione delle pretese

images  Tribunale di Verona, ordinanza 15.12.2016 – Est. Vaccari.

Commento a cura dell’Avv. Guido Trabucchi. Ai sensi dell’art.4 comma II, d.lgs. 28/2010, l’esplicitazione delle ragioni delle pretese oggetto di mediazione costituisce requisito di validità della procedura.

L’istanza di mediazione che non indica con sufficiente chiarezza le ragioni della pretesa, non può considerarsi validamente esperita.