PROGRAMMA DEL CORSO

Il Corso di aggiornamento è rivolto a tutti coloro in possesso della qualifica di Mediatore Civile Professionista  che necessitino dell’aggiornamento biennale previsto dalla normativa.

Il corso è parimenti aperto ad avvocati che assistono la parte in mediazione, ancorchè non mediatori, al fine di acquisire competenze per la gestione della procedura .

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO

Il corso si sviluppa dalle ore 9 alle ore 18.30 .

Le lezioni si svolgeranno in classi formate da non oltre 30 allievi nei giorni 25 ottobre e 8 novembre.

Il corso si terrà nella sede di MedyaPro Verona, in Via Mameli 11.

Eventuali variazioni al calendario o agli orari delle lezioni verranno tempestivamente comunicate agli iscritti tramite email.

Durante il corso le lezioni teoriche si alterneranno con esercitazioni di vario tipo e simulazioni di casi pratici di procedimenti di mediazione.

CERTIFICAZIONE – Al termine del corso, ai sensi del D.M n. 180/2010 del Ministero della Giustizia, sarà rilasciato l’Attestato di Frequenza per le ore di frequenza effettivamente seguite.

Il corso si sviluppa in diversi moduli che verranno suddivisi nel corso delle 18 ore e tali moduli sono frequentabili separatamente.

25 OTTOBRE 2019 : Corso di Scienze Cognitive applicate alla Mediazione dei Conflitti – Prof. Davide Pietroni

CONTESTO

Il conflitto nelle sue molteplici espressioni è il fenomeno sociale più pervasivo nei contesti organizzativi e per essere gestito e capitalizzato persino come opportunità evolutivo richiede un management “illuminato”. Infatti solo sulle fondamenta di consolidate e interiorizzate competenze relative alla dinamiche psicosociali ed affettive che stanno alla base della nascita, della degenerazione e della composizione dei conflitti tra gli esseri uman, nonché su competenze relative ai meccanismi squisitamente cognitivi che determinano nei protagonisti di un conflitto (e talvolta nel mediatore stesso) pesanti errori e distorsioni di valutazione, sarà possibile per un mediatore raggiungere il duplice obiettivo di ricomposizione dei conflitti in modo efficiente per l’organizzazione e valorizzante/motivante per le diverse parti in causa.

OBIETTIVI DELL’INTERVENTO FORMATIVO

Capitalizzare le indicazioni teoriche e pragmatiche emerse negli ultimi dieci anni dalle Scienze Cognitive applicate ai processi di valutazione, decisione, interazione e comunicazione tra esseri umani coinvolti in una controversia, con il duplice fine di rendere consapevole il mediatore delle possibili trappole e delle potenziali opportunità nel contesto di una dinamica conflittuale e di fornire al mediatore degli strumenti di interiorizzazione ed ‘automatizzazione’ delle strategie suggestive più funzionali a neutralizzare quei rischi e ad attualizzare quelle potenzialità.
Il maggiore valore aggiunto di un intervento formativo basato sullo sviluppo di competenze sociocognitive rispetto all’ulteriore consolidamento di competenze organizzativo/normative e procedurali si fonda sulla seguente scoperta: i più pesanti ostacoli ad una composizione razionale e soddisfacente di una controversia tra essere umani sono quasi sempre rappresentati da soggettive suggestioni con significative implicazioni affettive. Tali suggestioni si sviluppano e si radicano ad un livello di pensiero diverso da quello analitico-razionale, per cui sono difficilmente scalfibili attraverso un lineare ed obbiettivo processo di ragionamento. Ne deriva che un mediatore eccellente dovrà possedere nel suo repertorio di competenze delle strategie suggestive utili proprio a contrastare sul loro stesso terreno le suggestioni disfunzioni che albergano nelle controparti.

CONTENUTI

  • I fondamenti del sistema valutativo umano nei contesti conflittuali: attenzione, memoria e ragionamento.
  • I vincoli cognitivi alla base di distorsioni del giudizio delle parti e del mediatore
  • Il primato dei meccanismi intuitivo-affettivi nei processi di valutazione
  • Tra buoni propositi e pragmatica: regole di condotta del mediatore non cognitivamente ergonomiche
  • Accordo “amichevole”: il fattore chiave della gestione degli stati d’animo in mediazione
  • Le dinamiche sociali nei contesti conflittuali: il paradosso dell ‘ultimatum game’
  • Dal comprendere le parti al facilitare la loro “trasformazione”: una “spintarella gentile”
  • L’evoluzione della cooperazione: i principi fondamentali di Axelrod
  • La suggestione: da elemento distorsivo a strumento di intervento per promuovere l’accordo
  • Le suggestioni correttive delle più pericolose distorsioni di valutazioni e giudizio
  • La suggestioni correttive delle più pericolose dinamiche sociali conflittuali
  • Acquisire le competenze della comunicazione suggestione integrate alla comunicazione razionale argomentativa
  • Training di sperimentazione e sviluppo delle competenze illustrate

8 NOVEMBRE 2019 

evoluzione della giurisprudenza in materia di mediazione / la mediazione e i trasferimenti immobiliari / differenze tra mediazione e negoziazione assistita / deontologia dell’avvocato e del mediatore / casi pratici e problematiche per la determinazione del valore della procedura di mediazione